Di fronte ad un errore il tuo “persecutore” interno dà il meglio (direi il peggio!) di sé.
“Non mi viene più, non ci riesco, non lo so fare, perché sta succedendo? Perché non mi viene? E se lo sbaglio ancora?…”
Queste alcune delle frasi più gentili (perché lo so che arrivi a giudicarti molto molto aspramente!) che portano una grande pesantezza e confusione mentale.
Questo tipo di comunicazione interna che parte subito dopo aver commesso un errore, causa emozioni ben specifiche: insicurezza, frustrazione, rabbia, senso di colpa, tristezza, impotenza…
Quando la pancia sperimenta questo tipo di emozioni negative, il tentativo che fai subito dopo l’errore è estremamente difficoltoso perché i comportamenti (le azioni) diventano tesi, rigidi… e rendono molto probabile un nuovo errore.
Lo schema è più o meno questo:
ERRORE –> COMUNICAZIONE INTERIORE –> EMOZIONE –> COMPORTAMENTO –> RISULTATO.
In sostanza quando dopo un errore lasci spazio al tuo persecutore interno, generi emozioni spiacevoli che ti fanno entrare in un loop negativo (che si trasforma in azioni imprecise o in un blocco) e dal quale è difficile uscire.
Cosa evitare di fare per affrontare un errore?
EVITA di far crollare il castello e di mettere TUTTO in discussione.
Non è vero che non lo sai più fare.
Forse non ti è venuto, o oggi non va, o oggi non ti è ancora venuto, ma NO: NON È VERO CHE NON LO SAI PIÙ FARE.
Come gestire un errore appena commesso?
1. Respira
– Fai una inspirazione di qualche secondo e poi espira in modo rapido e deciso. Immagina di espirare tutta la frustrazione, la rabbia e il senso di colpa che l’errore ha generato in te. Ripetilo 3 volte.
– Adesso esegui 2 respiri morbidi, calmi, fluidi, profondi.
2. Fatti una domanda, una sola, per dirigere il tuo dialogo interiore invece che lasciarti sopraffare senza controllo:
“Come posso farlo meglio?”
Lascia che la tua mentre generi le risposte a questa domanda.
Ora che sei tornato in focus, puoi ripartire, ripetere, riprovare con fiducia.