Un professionista non è colui che viene pagato per fare sport.
Un professionista, secondo la mia esperienza, è colui che mette il proprio atteggiamento a favore di un sogno, di un progetto, di un team. E ogni giorno dimostra di credere in tutto questo attraverso i propri comportamenti.
Un professionista sei tu, quando segui i principi dell’Atleta con la A maiuscola.
Divertiti a riconoscerli in questa lunga lista e sentiti libero di condividere anche le tue idee nei commenti qui sotto.
Un professionista
- è fedele ai valori della squadra/società/progetto che rappresenta e vuole essere un buon esempio: come persona prima, come atleta poi.
- si prende cura dei dettagli e non lascia nulla di intentato. Mai.
- arriva al campo o in pista puntuale, spesso in anticipo e prima dei compagni; durante gli esercizi esegue qualche ripetizione in più senza che l’allenatore glielo chieda; talvolta si allena da solo per perfezionarsi. Magari se ne va via per ultimo, perché oltre ad essere uno stacanovista, gli piace stare qualche minuto con i propri pensieri ad osservare il campo da gioco o la pista vuoti, in attesa di colmarsi con i prossimi obiettivi.
- tiene il proprio materiale in ordine e si ricorda tutto quello che gli serve per allenarsi e gareggiare.
- è una persona affidabile: quando l’allenatore gli assegna un compito, lo svolge al meglio. Con attenzione e grande responsabilità.
- si muove come un Atleta, e sa che il corpo è il suo tempio. Quindi lo rispetta con il giusto cibo, fa stretching, si idrata. Un professionista sa che la preparazione atletica e la sala pesi sono importanti ai fini della performance: tanto più sei allenato nella resistenza, nella forza, nell’esplosività, nella coordinazione, e nella flessibilità in base alla tua disciplina, tanto più sarai performante e competitivo in gara.
- si allena come un Atleta: fa il meglio che può con ciò che ha a disposizione.
- non cerca scuse, non si nasconde dietro gli alibi, ma si concentra per influenzare il proprio ambiente in maniera positiva.
- non crea zizzania, non parla male degli assenti, e sa che il pettegolezzo è sterile.
- si comporta da professionista anche quando nessuno lo vede. Anche a telecamere spente e nel segreto della sua stanza.
- si allena come se fosse secondo, quindi con grande intensità, e gareggia come primo, quindi con grande certezza e una coraggiosa aspettativa positiva.
- è un entusiasta e trasmette la propria passione per quello che fa.
- sa distinguere quando è il momento di ridere a crepapelle da quando bisogna lavorare con serietà.
- è rispettoso di sé stesso, dei compagni, dell’allenatore. Della società, dei tifosi, dell’arbitro e dell’avversario.
- anticipa mentalmente il successo, perché sa che al pari della preparazione tecnica, atletica e tattica, anche la mente va allenata come un muscolo.
- ha paura, ma sviluppa l’attitudine a sfidarsi e andare oltre i propri limiti perché sa che la sua crescita prosegue fuori dalla zona di comfort.
- commette errori, sbaglia, fa cazzate, ma ha l’umiltà di apprendere la lezione e tornare nei binari che lo portano a migliorare.
- impara a stare nel qui e ora, a godere di quello che sta facendo in questo momento.
- ama quello che fa, si appassiona ai suoi obiettivi, e arde di motivazione.
Sii un Professionista quanto più puoi.
Comportati come un Professionista.
Desideri diventare un professionista di atteggiamento e comportamenti? Scrivimi per avere informazioni a giulia@giuliamomoli.com
Bellissimo e esportabile in ogni settore!
Grazie!!!
Grazie Ric! Un abbraccio 🙂
Giulia questa testo é bellissimo perché secondo me tutte le cose che ci sono scritte sono cose importanti sia per colui che gioca da solo sia per un’intera squadra. Inoltre leggendo questo testo ho capito ,che con la testa di un ragazzo di 13 anni si deve portare rispetto all’arbitro . Non si deve essere arrabbiato con se stessi se fai molti errori ,perché puoi fare calare il molare alla tua squadra, e anche al tuo allenatore che si spacca durante tutta la settimana.
Grazie per la tua riflessione preziosa Davide!
Buona domenica,
Giulia