Spesso ho occasione di lavorare con atleti, allenatori, genitori e professionisti che hanno le idee piuttosto chiare, ma non hanno altrettanto chiara la struttura che serve loro per approcciare un nuovo obiettivo.
In questo articolo del blog ti ho spiegato quali sono le caratteristiche per formulare in maniera ottimale un obiettivo, mentre oggi mi voglio soffermare sui 4 PUNTI cardinali necessari ad avere sul tavolo la mappa di tutto quello che ti serve per iniziare a lavorare sui tuoi desideri.
1. Stato desiderato: dove vuoi andare/arrivare? (NORD)
Se ti appare un quesito banale, sappi che non lo è: spesso le persone acquistano una mia consulenza solo per essere supportate a trovare una risposta a questa domanda! Ebbene, non è importante solo conoscere la direzione verso cui ti stai spingendo, è fondamentale sapere esattamente in quale punto desideri arrivare e anche che cosa otterrai. Se ti è capitato di vivere dei momenti di incertezza, molto probabilmente è perché non avevi una risposta ben definita a questa domanda.
Ti riporto ad ogni step come esempio, una delle ultime situazioni che ho affrontato in sessione di coaching con un atleta di tennis.
Atleta: voglio migliorare la qualità del mio dialogo interno (rendere la comunicazione con me stesso propositiva e piacevole). In una scala da 0 a 10 voglio che il mio dialogo interno sia 8 perché così sarò più determinato in allenamento e più performante in gara
2. Stato attuale: dove sei ora rispetto all’obiettivo? (SUD)
Valuta lo stato attuale delle cose, prendi consapevolezza, analizza dove ti trovo adesso rispetto il tuo stato desiderato.
Atleta: ad oggi ho una qualità molto scarsa di dialogo interno, mi parlo malissimo e questo mi butta giù, su una scala da 0 a 10 lo valuto 4.
3. Limiti: cosa ti ha impedito fino ad oggi di raggiungere il tuo stato desiderato? (EST)
In questa fase si analizza quello che finora ti ha impedito di raggiungere l’obiettivo, il gap che separa lo stato attuale dallo stato desiderato. Qui emergono i limiti, le aree di miglioramento. In sostanza capiamo dove mettere le mani per alzare l’asticella, su cosa agire per ottenere un cambiamento duraturo e su che cosa ti devi focalizzare per avvicinarti ai tuoi obiettivi.
Atleta: sono un perfezionista quindi mi critico molto, sono molto severo con me stesso, non perdono i miei errori e ci rimugino continuamente su perdendo lucidità. Mi rendo conto che a volte mi sono giocato contro! Forse dovrei avere più stima di me.
4. Risorse: quali sono le risorse che già hai e che ti servono per raggiungere il tuo traguardo? (OVEST)
Nella quarta e ultima fase di questo schema, ti chiedo di entrare nel dettaglio ti TUTTE le risorse che hai a disposizione. Con risorse intendo le tue abilità, i tuoi talenti, le persone che hai accanto, dei supporti (ad esempio, libri, video, un mentore…). Quindi sia risorse concrete, strumentali, come ad esempio il tuo preparatore atletico, la palestra vicino casa, il denaro per fare quell’investimento, un’ora al giorno del tuo tempo, e così via… sia quelle interne, tue, come la determinazione, la costanza, la volontà di riuscire, ecc.
Atleta: posso contare su risorse come il mio team di allenamento con il quale ho un bellissimo rapporto, il mio allenatore, ho il tempo da dedicare al lavoro su di me per migliorare questo aspetto comunicativo, mi sento forte atleticamente. Una persona che considero risorsa è il mio mental coach perché mi dà gli strumenti per conoscermi meglio e per cambiare. Mi sento consapevole dei miei mezzi, determinato, appassionato e testardo (in senso buono).
Utile, non credi?
Racconta pure la tua “mappa” nei commenti qui sotto e sentiti libero di condividere l’articolo con i tuoi amici.
Buona pianificazione!
Giulia
“Non esiste vento favorevole per il marinaio che non sa dove andare” – Seneca