Ho sempre pensato che quando ci focalizziamo su una cosa, una cosa alla volta, siamo in grado di eseguirla con maggiore qualità.
Non sono mai stata un’amante dei troppi impegni: non fanno per me.
E nemmeno dell’avere troppe identità: mi crea confusione convivere con troppe versioni di me.
Penso ai ragazzi con cui sono in contatto quotidianamente, e alle loro “agende”.
Pianoforte, cavallo, pallavolo, catechismo, cena dai nonni il mercoledì, lezione di inglese il sabato mattina… Tanti impegni. Tantissimi.
A cui si aggiunge naturalmente la scuola e lo stress a cui ti sottopone.
Per non parlare dell’educazione che ci stanno dando i social: puoi essere ovunque in pochissimi istanti, sempre disponibile, sempre connesso, sempre aggiornato sulle ultime “notifiche”.
Il multitasking non esiste, è complesso e ti rende decisamente meno performante in quello che fai perchè devi ripartire l’energia in tante dosi per ogni attività che stai svolgendo.
Ripenso a quando ero bambina: scuola e pallavolo. Poi crescendo: università e pallavolo.
Poi beach volley, poi Master e beach volley.
Stop.
Una cosa alla volta.
Un impegno svolto con grande focalizzazione al quale dedicavo ogni briciolo della mia energia.
Un impegno alla volta vissuto con intensità.
Credo sia davvero importante riconoscere i propri talenti per capire dove vogliamo direzionarli e applicarli.
Lo sport, il lavoro, la famiglia, la relazione d’amore, le amicizie.
Non abbiamo a disposizione un’energia infinita.
E non abbiamo a disposizione un tempo infinito.
Certo, ti capiterà di fare lavori o esperienze che non rappresentano completamente la tua essenza, ma ti basterà dare loro un tempo, una scadenza, un ruolo marginale. Mentre continui a lavorare per crearti le TUE opportunità e il tuo spazio.
Dedica il tempo a quella che è la strada che ti rappresenta, a quella strada che ha un cuore.
Un cuore per te.