Accettare la sconfitta è dura, lo comprendo.
Ho impiegato anni a capirne i meccanismi.
Ma con il giusto approccio puoi trasformarla in una lezione da imparare e in nuove risorse da sfruttare.
Comincia ad affrontare la sconfitta senza appellarti alla sfortuna e senza crearti degli alibi: vietato dare colpe ai compagni, all’allenatore, all’arbitro, ai giudici, al meteo, alla palestra, al pubblico… anche se riscontri delle oggettività.
Non ci sono persone da incolpare, ma responsabilità da assumersi e feedback costruttivi da dare.
Valuta le tue azioni, il rendimento dei tuoi fondamentali, il tuo atteggiamento. E lavoraci.
Cadere è parte integrante dell’imparare a camminare.
La cosa importante è mantenere la fiducia e tornare in pista con nuovi obiettivi: questo è il solo approccio che ti avvicina alla prossima vittoria.
Ricorda: anche se il tuo sport è “tutto” per te, la sconfitta è nella gara, non nella vita.
A prescindere dall’entità della tua delusione tu non perdi il tuo valore come persona.