Uno degli strumenti più completi e duraturi che ho sperimentato come atleta e che insegno ai miei coachee è l’anticipazione mentale del successo, ovvero la visualizzazione.
Visualizzare significa rappresentarsi una gara, un gesto tecnico, una situazione senza viverla nella realtà, ma “vivendola” mentalmente nei dettagli come se stesse accadendo davvero.
Ecco perchè una corretta visualizzazione è, in ambito sportivo e non solo, il metodo di concentrazione più efficace e utilizzato nei percorsi di coaching
La visualizzazione:
- aiuta ad aumentare le probabilità di riuscita del tuo gioco
- ti permette di perfezionare e correggere la tecnica perché puoi esercitarti tantissime volte
- migliora la concentrazione perché ti focalizzi su di te e sui tuoi gesti
- ti guida a prendere il controllo dei tuoi stati d’animo
- ti aiuta a creare dei percorsi nella tua mente utili in determinate situazioni
- ti prepara in modo ottimale alla gara.
La visualizzazione, se fatta bene, rende più potenti le tue azioni: praticandola concentri tutto il focus mentale su cosa fare per raggiungere ciò che vuoi e sul modo esatto per riuscirci nel tempo.
Pensa ad un pallavolista che vuole effettuare un servizio efficace, o una ricezione perfetta, ad uno sciatore che si immagina mentalmente il percorso e i movimenti che dovrà compiere, ad un golfista che prevede traiettorie e distanze per calcolare la forza e l’angolazione del tiro, ad un calciatore che tira il rigore.
Il processo della visualizzazione permette all’atleta di visualizzare l’azione che andrà a compiere in gara o durante una partita mettendo il corpo nella migliore condizione per ottenere il risultato desiderato.
I film mentali che ci facciamo in continuazione giocano un ruolo molto ampio nella nostra vita e, in particolare, sviluppano i loro effetti positivi quando li impieghiamo correttamente per favorire il miglioramento di una prestazione sportiva. Durante il mio infortunio del 2013 (tendine rotuleo, 7 mesi di stop) l’ho utilizzata moltissimo: ogni giorno, non potendomi allenare tecnicamente sulla sabbia, lo facevo mentalmente visualizzando ripetizioni su ripetizioni di ogni fondamentale. Mi è stato molto utile!
La capacità di visualizzare è una caratteristica innata dell’essere umano – il cervello elabora tramite immagini – che puoi imparare ad allenare con intenzione.
La conosci già?
E se la conosci, la applichi?
Il principio interessante per cui con la visualizzazione ottieni risultati pazzeschi è che la nostra mente non distingue un’esperienza vividamente immaginata da una realmente vissuta.
In pratica se nella nostra mente visualizziamo più volte un esercizio o un movimento tecnico mentre lo svolgiamo alla perfezione, otteniamo un risultato paragonabile a quello che conseguiamo con l’esecuzione reale di quell’esercizio, anche a livello di risposte fisiologiche dell’organismo.
Ecco perché è importante sfruttare al meglio il potere della visualizzazione a nostro favore per creare una realtà virtuale che ci porti al successo!
Ora rivolgiti queste domande:
- Che qualità hanno i miei film mentali?
- Cosa sono abituato a guardare/visualizzare, ormai senza pensarci?
- Visualizzo me stesso al meglio, oppure anticipo il fallimento vedendomi in difficoltà o nei guai?
- Visualizzo la partita importante in preda all’ansia e la pressione oppure mi esercito e mi alleno a visualizzarmi mentre faccio bene insieme alla squadra?
- I miei filmati emozionano e convincono, mi infondono coraggio, fiducia e certezza oppure sono visualizzazioni che fanno crescere ansia, paura e insicurezza?
Ricorda che la consapevolezza è la base su cui puoi costruire la tua crescita. Quando sei consapevole dei tuoi pensieri puoi decidere se cambiarli o mantenerli.
Ecco qualche indicazione utile per te per sperimentare l’efficacia di una visualizzazione ben fatta
Lasciami specificare prima che la visualizzazione può essere di 2 tipi:
– visualizzazione dissociata: immagino me stesso percorrere la gara e compiere i gesti tecnici in una data situazione, come se mi guardassi dall’esterno, in un video
– visualizzazione associata: immagino me stesso in prima persona mentre percorro la gara, immagino di compiere i gesti, viverli dall’interno, immagino il dialogo interno, le sensazioni e vedo intorno i dettagli della situazione in prima persona.
Ciò che consiglio di fare durante le mie sessioni di coaching quando guido i miei atleti ad imparare questa tecnica è iniziare ad osservare la situazione in maniera dissociata.
Il processo si svolge cosi
- Chiudi gli occhi e concentrati. Ti suggerisco di mettere in cuffia una canzone che ti piace, che ti carichi o che ti tranquillizzi lo sceglierai tu in base alle tue preferenze e alla sensazione che desideri ottenere.
- Immagina te stesso durante la partita che ti appresti a fare: devi visualizzare la miglior gara possibile che puoi giocare. E non essere timido.
- Guardati nei dettagli quando sei il meglio di te: nota come sei vestito, nota come ti muovi, qual è l’espressione del tuo volto, com è la tua postura. Ascolta i suoni presenti, il rumore del pallone sulle tue braccia, il vociare del pubblico, la voce dei compagni/allenatore, il fischio dell’arbitro. Guardati dall’esterno mentre gareggi meravigliosamente bene, mentre sei al massimo ed esprimi tutta la tua determinazione e la tua preparazione tecnica, fisica e tattica. Osserva te stesso da diverse angolazioni per permetterti di avere più particolari possibili e una precisa visone d’insieme: guardati da destra, da sinistra, dall’alto, da davanti, da dietro. Prenditi il tempo necessario.
- Dopo qualche minuto di questa prima fase, invito l’atleta ad entrare dentro sè stesso per iniziare la parte di visualizzazione associata
- Anche da questa posizione, guarda tramite i tuoi occhi ciò che vedi, ad esempio mentre sei in battuta. Nota i colori del pallone, la parte del tuo corpo che puoi osservare, i colori della divisa che indossi, la linea di fondo campo, le tue braccia. Senti il suono che fa il pallone fatto rimbalzare a terra e concentrati sulla consistenza del pallone, piuttosto che sui piedi dentro le scarpe. Cerca di arricchire questa esperienza di visualizzazione del maggior numero di dettagli possibili. Sentiti bene mentre lo fai, e nota come la sicurezza cresce dentro di te mentre ti guardi giocare una grande partita. Immagina la sensazione e lo stato d’animo che vuoi provare durante quella gara eccellente e associa quello stato d’animo a quella situazione.
- Dopo qualche altro minuto di visualizzazione associata apri gli occhi, fai qualche respiro profondo e torna alle tue attività.
È importante che quando visualizziamo qualcosa, il nostro stato d’animo sia perfettamente allineato a quella situazione immaginata. Associare uno stato d’animo all’immagine che visualizzi ti aiuterà ad essere completamente allineato e congruente e per la tua mente sarà come viverla davvero e genererà delle reali sinapsi che in automatico potranno essere richiamate.
In ognuna delle due fasi, (dissociata prima e associata poi) faccio partire il film dell’atleta, film nel quale ciò che vede è la migliore versione possibile di sé.
Alcuni miei colleghi suggeriscono di visualizzare solo ed esclusivamente la performance perfetta, impeccabile. A me piace suggerire di inserire durante l’esercizio anche degli imprevisti, e subito dopo, l’atleta che risolve gli imprevisti stessi, che li supera, che reagisce in maniera rapida ed efficace.
Perché? Perché in questo modo alleniamo la nostra mente ad essere flessibile e pronta a trovare tutte le possibili soluzioni di cui potremmo avere bisogno per uscire da un eventuale momento di difficoltà.
I più grandi atleti del mondo, prima ancora di vincere sul campo, vincono nella loro testa.
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