Questi numeri che ti appiccichi e ti appiccicano addosso sono un misurarti costante con una perfezione che disturba e che crea in te sempre più rigidità.
Sei meravigliosa anche quando non prendi 10 a scuola e non rispondi bene a tutte le domande.
Sei meravigliosa anche quando non fai 15 punti in partita.
Sei meravigliosa anche quando commetti degli errori.
Sei meravigliosa anche quando non hai il 100% (che è un numero!) da dare, o non ti ci senti nemmeno per metà.
Sei meravigliosa anche se non porti la taglia 40 e non hai la quarta di seno.
Ok lo standard, ok l’obiettivo, ok i risultati. Ok la forza e la sapienza dei numeri.
Ma tu sei più di questo, non identificare il tuo valore con un numero o una percentuale! Non credere a chi lo fa! Non ti stanca vedere, leggere e apprendere di chi ha successo in ogni cosa che fa e che, involontariamente (oppure no) ti sta dicendo “Sono migliore di te!”?
Non ti stanca essere circondata da stereotipi di ogni tipo?
Non ti stanca sentirti sbagliata?
A me si, molto. Quante etichette! Quanti confronti! Quanti giudizi!
I numeri servono a “tendere verso”, a darti una direzione, ma non possono diventare un’ossessione. Mettici impegno, quello si. Resta in connessione con il cuore, quello si. Ricorda perché lo stai facendo, quello si. E fallo per te. Goditi il processo, trova nutrimento in esso. Sii gentile con te e con i tuoi risultati. Sii grato ed orgoglioso del lavoro fatto, a prescindere dai numeri. Impara la lezione, torna ad allenarti. Non per dimostrare. Non perché hai delle aspettative da rispettare. No.
Ma per onorare l’impegno che hai preso. Per renderlo sacro.