Quando Alberto ci ha detto che non voleva più giocare a pallavolo, è suonato un campanello d’allarme nella nostra testa e nel nostro cuore.
Che cosa stava succedendo? Era soltanto l’adolescenza che si stava avvicinando a grandi passi oppure c’era qualcos’altro che ci sfuggiva?
Abbiamo scoperto, con tanta sofferenza, che, a volte, essere bravi (più bravi della media) non è facile e non lo è nemmeno in uno sport di squadra bello come il volley. Se poi ci si aggiunge un livello di autostima bassino e una società sportiva che non si ritiene responsabile dell’aspetto educativo dei giovani atleti… la frittata è fatta!
Conosco personalmente da tanti anni il coaching per motivi professionali e la decisione di rivolgerci a un Mental Coach è arrivata in modo abbastanza naturale.
La scelta di Giulia, invece, è stata fatta di cuore prima ancora che di testa.
Frugando nel web in cerca di consigli sono incappata nei suoi bellissimi post e me ne sono innamorata… Ho condiviso con marito e figlio alcuni suoi scritti e ci siamo scelti. La carica di energia positiva ed empatica che traspariva dalla sua voce nella prima telefonata ci aveva già convinti, il primo incontro informale in presenza anche di Alberto ha confermato quanto fosse perfetta per lui (e per noi). Tramite un percorso tailor made che tocca vari aspetti della crescita e della vita (determinazione, impegno, responsabilità, priorità, organizzazione…) approcciandoli con tecniche semplici ma estremamente efficaci (visualizzazione, respirazione, postura…), Giulia ha invitato ciascuno di noi a mettersi alla prova e a testarne il risultato. Ci ha fatto amare questo periodo incoerente e magico, l’adolescenza, senza averne eccessiva paura. Ciò che più ci ha emozionato in questo mesi è come Giulia sia diventata una di famiglia, punto di riferimento e di appoggio educativo non solo per noi genitori, ma soprattutto per Alberto che, in momenti di dubbio, di difficoltà o di gioia, si è rivolta a lei per un parere o per pura voglia di condividere qualcosa di importante per lui. Consiglieremmo a chiunque di avere “la” Giulia Momoli nella propria vita perché la rende più bella, più consapevole e più luminosa.