A tutti gli allenatori è capitato di pensare ed immaginarsi un esercizio per poi non vederlo realizzato come vorrebbero, o sentire di non essere capiti dai propri atleti/e.
Questo genera spesso un senso di frustrazione e di rabbia. E se non ci spiegassimo bene? Non nel contenuto di quello che diciamo, ma nel modo.
E se il nostro approccio con loro non riuscisse a far “penetrare” i concetti che vogliamo insegnare? Questi sono solo alcuni dei motivi che mi hanno spinto a rivolgermi ad un mental coach.
Dopo aver iniziato il percorso con Giulia, sto diventando più sicuro, riesco a capire e comunicare meglio con le mie atlete e quindi ad insegnare con più efficacia. Inoltre sto imparando ad auto gestire “momenti no” e a rimanere focalizzato, cosa che è valida in ogni ambito della vita.
Ho scelto Giulia all’inizio perchè la conoscevo, anche se non personalmente. Conoscevo la sua carriera, i suoi trascorsi da giocatrice e le difficoltà che ha dovuto affrontare nella sua carriera.
Adesso sono sicuro di aver fatto la scelta giusta. Le sessioni sono in realtà anche dei momenti di confronto, di condivisioni di idee e di emozioni più che delle semplici spiegazioni di argomenti nuovi. Entriamo spesso nel vivo dei problemi che riscontro in palestra, trovando sempre soluzioni pratiche in base a quello che sto imparando. E’ sempre pronta a rispondere ad ogni mia domanda e ogni mio dubbio in qualsiasi momento.
La consiglierei assolutamente perchè non solo è molto preparata e si vede che conosce bene la materia che insegna, ma anche perchè si appassiona dei e con i suoi coachee, si appassiona ai loro problemi e delle loro vittorie; e questo è un valore aggiunto.